Tuesday 30 April 2013

WEB DESIGN: COME LA TRADUZIONE INFLUENZA LO SVILUPPO DEI SITI




Un problema comune che riscontriamo quando lavoriamo sulla traduzione di siti web o in particolar modo con i web designer è che molti non apprezzano l’espansione o la riduzione di testo all’interno della traduzione e del processo di design. La percezione comunie è che quando si traduce il testo di un sito, esso si adatterà automaticamente allo spazio e al modello del sito esistente. Sfortunatamente le cose non funzionano così.

In questo articolo parleremo di:

* perché il testo è maggiormente espanso o ristretto in traduzione
* come ciò influenza la traduzione dei siti web
* cosa può essere fatto dai web designer per essere flessibili con lo sviluppo

Perché le lingue differiscono per lunghezza?


Le lingue non solo sono diverse per i suoni e le strutture grammaticali, ma anche per la lunghezza. Forse te ne sarai accorto nelle riviste multilingue che si trovano spesso sugli aerei; il contenuto della rivista può essere lo stesso per le due o tre lingue usate, ma lo spazio che prendono spesso è diverso.

Questa caratteristica del linguaggio pone dei problemi alle perstone di ogni parte del mondo – dai designer di siti web ai designer grafici ai localizzatori di social media; chiunque usi regolarmente il computer ha probabilmente notato il contrasto nella lunghezza dei testi in lingue diverse. Proveremo a spiegare questo fenomeno e forniremo qualche consiglio per i web designer, che devono affrontare il problema di includere più lingue in un unico design.



La ragione principale della differente lunghezza è la struttura grammaticale di una lingua.

Le lingue come l’inglese sono analitiche, il che significa che le declinazioni sono molto poco comuni e il genere, le preposizioni e così via devono essere espresse attraverso parole separate. Queste parole occupano spazio già di per sè, e inoltre, cosa più importante, devono essere separate dalla parola alla quale sono collegate, occupando un spazio maggiore. Al contrario, ci sono molte lingue sintetiche che indicano il possesso o il genere all’interno del sostantivo, il che significa che il testo è tendenzialmente più breve. Il turco è un esempio di lingua sintetica, più precisamente agglutinante. Questo significa che elementi come il genere e le preposizioni sono incastrate all’interno del sostantivo. “Dersten”, ad esempio, significa “prima della lezione” (“ders” significa “lezione” e il suffisso “ten” significa “prima”). Come si può ben vedere questo tipo di lingua utilizza molto meno spazio.

Oltre alla posizione degli elementi grammaticali, alcune lingue fanno un grande uso di parole composte, il che influenza la lunghezza delle parole e delle frasi. Se si comparano il tedesco e l’italiano, noterai che il tedesco è meno lungo perché tende ad unire più parole insieme, invece di indicare le relazioni attraverso le preposizioni. Prendi la parola “hondenriem”, che significa guinzaglio del cane.

Non importa da o in quale lingua il testo sia tradotto, la traduzione è generalmente più lunga dell’originale. La ragione di questo è che le traduzioni spesso sono più esplicative dei testi fonte. Senza rendersene conto, gli scrittori spesso incorporano “elementi culturalmente specifici” nei loro testi, ossia elementi che sono perfettamente chiari per il lettore del testo di partenza, ma che probabilmente non hanno alcun significato per il lettore d’arrivo. Questo tipo di parole, come ad esempio “IRA” (Irish Republican Army) o “oliebol” (un dolce olandese mangiato a Capodanno), richiede una spiegazione e di conseguenza più spazio. Spiegare questo tipo di parole o ad esempio stabilire il genere di un oggetto o di una persona, può essere visto come un fenomeno di esplicitazione.

Ci sono due tipi di esplicitazione: volontaria o obbligatoria.

Secondo Ana Frankenberg-Garcia, l’esplicitazione volontaria si ha quando il traduttore si discosta dal testo fonte senza alcuna ragione grammaticale, ma per rendere il testo più semplice da comprendere. Frankenberg-Garcia afferma che questo è uno degli “universali traduttivi” in quanto occorre in ogni coppia di lingue. Fa l’esempio della frase portoghese “Você também gosta dela?” che in inglese diverrebbe “So you like her too?” (Quindi piace anche a te?), nonostante l’avverbio “so” (quindi) non è presente nella frase originale e l’avverbio non è obbligatorio per la grammatica inglese: esso sottolinea semplicemente la relazione tra la frase e quella precedente.

Frankenberg-Garcia afferma inoltre che l’esplicitazione obbligatoria è richiesta dalla grammatica della lingua d’arrivo. Come esempio riporta la frase inglese “Frances liked her doctor” (A Frances piaceva il suo dottore) che in portoghese diventa “Frances gostava dessa médica” (A Frances piaceva la sua dottoressa), in quanto il portoghese ha la necessità grammaticale di spiegare il genere del sostantivo, diversamente dall’inglese in cui il sesso del dottore non è specificato. Per i designer di siti web, la traduzione obbligatoria è la più interessante delle due; i problemi sollevati dalla lunghezza del testo spesso riguardano parole o frasi molto brevi, ci sono poche possibilità che le parole che indicano relazioni tra frasi pongano grandi problemi.

Espansione del Testo: Problemi per i Designer di Siti Web


Per i designer di siti web, creare un sito che possa essere usato in molte lingue diverse è un processo complicato. La diversa lunghezza di ogni testo è un fattore molto importante: se il layout è disegnato per il testo inglese, probabilmente creerà dei problemi in altre lingue.

Per ora, sai che questo è dovuto alla differente lunghezza delle lingue, ma sapevi che più breve è il testo fonte, più espanso sarà in traduzione? E con quale tipo di contesto i designer hanno a che fare? Esatto, poche parole o frasi brevi.  Un esempio appropriato è il tasto “like” (mi piace) di Facebook, che in inglese consta solo di quattro caratteri, mentre in tedesco occupa più del doppio dello spazio (“vind ik leuk”).


Anche questa parola composta crea qualche grattacapo ai designer. Il W3C (World Wide Web Consortium) offre un grande esempio. In inglese “Input processing features” (caratteristiche del processo di input) entra benissimo in due righi se ci sono restrizioni nella larghezza, ma ciò è molto più complicato in tedesco, in quanto la traduzione è “Eingabeverarbeitungsfunktionen”. Il web designer deve così trovare un modo di far entrare questa parola nel layout originale o di trovare un altro luogo per essa.

Oltre alle parole composte trovate in altre lingue europee, anche lingue più esotiche presentano dei problemi, in quanto solitamente occupano più spazio (“desktop” in giapponese diventa “デスクトップ”) in orizzontale o anche in verticale, come ad esempio la scritta thai illustrata qui sotto:



Secondo il W3C, c’è un altro problema oltre alla lunghezza delle parole che deve essere affrontato. In inglese è molto comune abbreviare le parole, spesso per utilizzare meno spazio, ad esempio “esp” è usato al posto di “especially” (specialmente). Comunque questa non è proprio una grande idea quando si crea il design per un sito multilingue. Molte lingue non abbreviano le parole a causa delle caratteristiche della lingua stessa o del fatto che la lingua è così compatta che le abbreviazioni sono virtualmente impossibili.

Flessibilità nel Web Design per la Traduzione


Secondo gli esperti di Localizzazione del W3C, bisogna creare un layout flessibile per assicurarsi che i contenuti nelle varie lingue che saranno incorporati in un sito si adatteranno al layout. Layout a larghezza ed altezza fissi possono andare benissimo per  il testo in inglese, ma non nella traduzione ad esempio in georgiano, approssimativamente il 40-50% più lunga. Se il contenuto e il layout sono separati, questo processo è  molto più facile. In questo modo le caratteristiche del tuo sito come la grandezza dei font e l’altezza delle righe, possono essere alterate a seconda della lingua.

Oltre alla flessibilità, i web designer devono considerare anche l’aggiunta di spazi extra. Facendo così infatti le misure non devono essere estremamente flessibili poiché si tiene conto già in partenza dell’espansione del layout standard. IBM ha pubblicato una tabella che indica quanto spazio extra è necessario per dieci caratteri inglesi, che devono entrare in un dato spazio.

Ed effettivamente questo mostra che minore è il contenuto, maggiore è il relativo spazio extra necessario:



 (Fonte: IBM)

Se sei interessato all’espansione e riduzione del testo nella traduzione, controlla la nostra guida Excel > Guide_to_Text_Expansion_Contraction_Swell_in_Translation.xls.

Essa mostra la differenza percentuale di spazio necessario quando si traduce dall’inglese in un’altra lingua. Non comprende tutte le lingue, ma quelle maggiori.


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Tradotto da Carlo Boccaccino dall'articolo originale WEB DESIGN: HOW TRANSLATION IMPACTS WEBSITE DEVELOPMENT

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