Wednesday 10 April 2013

COME CREARE UN'APP GLOBALE - CONSIGLI SUL DESIGN, LA LOCALIZZAZIONE E LO SVILUPPO





Vuoi creare o costruire un’app? Se vuoi venderla sul mercato internazionale devi localizzarla. Il design, lo sviluppo, la lingua, la traduzione e l’UX sono tutti elementi chiave da considerare quando crei un’app. Se non sei sicuro su come comportarti in relazione alla localizzazione, non preoccuparti, abbiamo dei consigli per te!

Next Web ha recentemente pubblicato un articolo scritto da Iris Shoor, cofondatore di Takipi e VisualTao. Avendo lanciato un’applicazione di gran successo, è nella posizione di darci qualche suggerimento.

La sua app è Autocad WS: quest’applicazione ha più di 10 milioni di utenti, 8,5 milioni dei quali non parla inglese come prima lingua. Il programma ha avuto un’incredibile aumento di download dopo una corretta localizzazione – in meno di sei mesi, il numero di download è salito da 1500 a quasi 5000 al giorno!

Shoor dice che la traduzione è risultata un importante fattore per la sua diffusione, ma non l’unico.

La localizzazione è infatti risultata anche più importante: “Non si tratta tanto del testo che compare, ma del modo in cui gli utenti scoprono l’app, se decidono di scaricarla e soprattutto il modo di usarla.”

Shoor aggiunge che localizzare non è la stessa cosa di tradurre: significa usare lo stesso marketing ed offrire lo stesso prodotto a Paesi di tutto il mondo. Ecco una lista di una serie di passaggi che un’azienda deve seguire per localizzare con successo il proprio prodotto.

Localizzare il prodotto nell’App Store e in Google Play

La pagina del prodotto negli App Store è molto importante per i programmatori perché è grazie a questa che il cliente decide se scaricare o meno l’app. La localizzazione e la traduzione delle app non deve essere presa alla leggera, come dice Shoor: “Localizzare una pagina di un prodotto significa ripensare ad ogni singolo pixel, ad ogni parola e ad ogni dettaglio – la valuta sulla schermata, l’immagine dell’utente, il nome dell’utente modello”.

Le imprese dovrebbero adattare la descrizione delle loro app ai Paesi a cui puntano nel mercato senza dimenticarsi di usare le schermate nella lingua di arrivo. Gli elementi da localizzare nelle schermate potrebbero essere:

•    Nome utente
•    Unità
•    Etichette di testo
•    Mappe ed immagini

I blogger locali possono localizzare il messaggio

Parlando con altri imprenditori, Shoor ha scoperto che i blog che hanno portato i consumatori a scoprire le loro app variavano molto e di solito non erano scritti in inglese.  Questa è davvero un’ottima notizia, poiché molte app saranno recensite su blog non scritti in inglese piuttosto che su quelli inglesi immensamente popolari.

Le regole per entrare in contatto con i blogger locali sono due:

1. La comunicazione all’inizio deve aver luogo nella lingua del blogger. Shoor aveva la sua email “di lancio” tradotta in diverse lingue e la inviava a circa tre blogger a Paese. La sfida vera e propria inizia però solo nel momento in cui questi rispondono: poiché ci vuole troppo tempo per avere una traduzione della risposta, Shoor rispondeva in inglese aggiungendo una traduzione fatta da Google Traduttore. Potrebbe sembrare un tantino forzato, ma per Shoor, il gioco è valso la candela, in assenza di un servizio di traduzione.

2. Condividere informazioni rilevanti in relazione al Paese del blogger. I blogger locali sono solitamente interessati a contenuti adatti al loro Paese. Poichè vuole costruire una relazione solida con i blogger locali, Shoor prova a includere novità tecnologiche rilevanti per loro. Inoltre invia loro informazioni circa quanti download ha avuto la sua app nel suo Paese. Le migliori risposte, comunque, le riceve quando aggiunge la storia di un utente proveniente dal Paese a cui mira.

Shoor è d’accordo sul fatto che sia difficile scoprire quale sia il blog sulle applicazioni per cellulari più famoso in un dato Paese, pertanto condivide un piccolo segreto con noi: cerca le app più popolari e filtra i risultati della ricerca di Google per lingua. “Con la funzione “traduci questo sito” sono stata in grado di trovare gli indirizzi email dei blogger piu importanti.”

Localizzare i video

Shoor afferma che prima sottovalutava la localizzazione dei video: dopotutto, sembrano un elemento piuttosto internazionale. Comunque: “Dopo un po’ ho realizzato che per un potenziale utente cinese, guardare un video in inglese è esattamente la stessa cosa che guardare un video in cinese per me – probabilmente lo chiuderei dopo aver sentito una sola frase in cinese.”Ora molti video sono dotati di voiceover.  Questa soluzione può essere abbastanza economica grazie ai servizi di traduzione online. Per molte lingue sono stati aggiunti i sottotitoli il che anche ha portato a grandi risultati.

Scoprire quale lingua parlano i tuoi utenti può essere impegnativo, ma, second Shoor, non impossibile. Infatti afferma che il metodo più semplice consiste nell’usare la lingua predefinita del dispositivo mobile dell’utente, visto che questo indica la lingua del sistema operativo che l’utente utilizza. Comunque, per alcuni dispositivi non è possibile leggere la lingua predefinita e ci sono anche utenti che utilizzano una versione del web.

Per questo Shoor ha diviso gli utenti in base ai loro indirizzi email. “Per prima cosa ci sono voluti circa 50 servizi web per diverse nazioni e poi abbiamo ordinato il nostro database secondo quella lista... Abbiamo anche fatto ricerche in base all’URL del Paese.” Shoor era molto scettica a riguardo, ma il numero delle lamentele si è rivelato molto basso.

Questi tre consigli sono ottimi se sai per quale lingua o cultura vuoi localizzare il tuo prodotto, ma se invece non avessi idea di quale lingua tu debba scegliere?

Shoor dice che la risposta politicamente corretta è che dipende dall’app.

In ogni caso, “In base alla mia esperienza e a quella di decine di altre aziende, la mia prima scelta sarebbe lo spagnolo e l’italiano.  Questi sono mercati nuovi e ci sono molti blog con cui mettersi in contatto.”

 “Se hai localizzato la tua app in spagnolo”, aggiunge, “non dimenticarti dei blogger del Centro e Sud America poiché questi possono smistare la tua app ad un gran numero di persone. Oltre a queste lingue europee, Shoor pensa che il cinese, il giapponese e il coreano siano un’ottima scelta, poiché rappresentano grandi mercati.

Molte aziende si chiedono quanto alta debba essere la qualità della traduzione della loro app. Shoor ha usato sia servizi online che agenzie di traduzione qualificate e nonostante sappia che il primo metodo non sempre comporti un’alta qualità, lo raccomanda a chi muove i primi passi e ai privati, essendo molto più economico: “Io mi assicurerei innanzitutto che le parole correlate ai motori di ricerca siano tradotte correttamente e ne evidenzierei il risultato al traduttore”.

Ovviamente, la localizzazione permette agli imprenditori di raggiungere un maggior numero di utenti nel mondo senza troppi sforzi. Ma secondo Shoor, “tutto ciò ha anche un lato romantico. Credo che il sogno di qualsiasi imprenditore o programmatore sia quello che persone di tutto il mondo usino il loro prodotto per migliorare la vita di ognuno – non importa dove vivano o quanto guadagnino.  Alcuni dei momenti più interessanti per me all’inizio sono stati le interazioni con gli utenti che non credevo sarei stata mai in grado di raggiungere. Venire a sapere di come la mia app sia stata usata per costruire una scuola in Honduras, preservare un sito storico a Xian o ridisegnare un villaggio in Russia sono le cose più belle e significative per me.”


Tradotto da Carlo Boccaccino dall'articolo originale HOW TO CREATE A GLOBAL APP - TIPS ON DESIGN, LOCALIZATION AND DEVELOPMENT

No comments:

Post a Comment