Thursday 25 April 2013

GOOGLE AIUTA A MIGLIORARE LE PAGINE DI DESTINAZIONE MULTILINGUE PER L’OTTIMIZZAZIONE GLOBALE DEI MOTORI DI RICERCA



Per aiutare i siti multinazionali e multilingui a fornire ai loro clienti le giuste pagine di destinazione, Google ha introdotto la nuova annotazione rel-alternate-hreflang.

Solitamente Google reindirizza i visitatori verso contenuti scritti nella loro lingua madre, ma grazie a questa nuova funzione va addirittura oltre e reindirizza i visitatori alle pagine destinate loro in particolar modo. Questa funzione è supportata da Google e Yandex, un motore di ricerca molto popolare in Russia.

Con questa nuova annotazione, le marche globali possono creare più facilmente contenuti ottimizzati per i motori di ricerca che sono destinati ad aree demografiche specifiche.




Google ha fornito quattro esempi che mostrano il nuovo tag in azione:

http://example.com/en-gb: Per utenti che parlano inglese in UK
http://example.com/en-us: Per utenti che parlano inglese negli USA
http://example.com/en-au: Per utenti che parlano inglese in Australia
http://example.com/: La homepage mostra agli utenti un selezionatore del Paese ed è la pagina di default per gli utenti a livello mondiale.

Come puoi vedere, un segnale nazionale è inserito alla fine di ogni URL. Questo permette agli algoritmi di Google di offrire il giusto contenuto per il luogo geografico desiderato. Per gli utenti inglesi nel Regno Unito, ad esempio, l’URL termina con “gb”. Secondo Pierre Far, un webmaster può aggiungere il markup alla mappa del sito o, usando i link HTML, i tag.

Per questi URL, saranno implementate le seguenti annotazioni:

<link rel="alternate" href="http://example.com/en-gb" hreflang="en-gb" />
<link rel="alternate" href="http://example.com/en-us" hreflang="en-us" />
<link rel="alternate" href="http://example.com/en-au" hreflang="en-au" />
<link rel="alternate" href="http://example.com/" hreflang="x-default" /> (source)

Alcuni webmaster potrebbero non voler indirizzare il loro pubblico verso la loro lingua o luogo: non devono preoccuparsi perché Google ha anche trovato una soluzione per loro. Infatti se una pagina non ha uno specifico target di lingua o luogo, il nuovo valore dell’attributo x-default hreflang lo indica a Google. Il motore di ricerca suggerirà che un sito che è taggato con hreflang=”x-default è la pagina di default per i visitatori internazionali.

Nel marzo 2013, Google ha anche lanciato una funzione chiamata Universal Analytics, uno strumento che informa i venditori sui visitatori del loro sito e sui potenziali clienti. Così ad esempio ora le aziende possono valutare sia le interazioni online che offline con i loro clienti.

Google si è messa a lavoro per fornire ai webmaster e agli esperti di ottimizzazione dei motori di ricerca le informazioni necessarie per migliorare le esperienze online dell’utente. Con queste due nuove caratteristiche, la consegna dei contenuti migliorerà significativamente in tutto il mondo.


Tradotto da Carlo Boccaccino dall'articolo originale GOOGLE HELPS OPTIMIZE MULTILINGUAL LANDING PAGES FOR GLOBAL SEO

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